COMPAGNI DI STRADA


Compagni di strada - Paolo Schiavocampo - Giuseppe Spagnulo - Nanni Valentini

Con un’esposizione dal titolo “Compagni di strada. Paolo Schiavocampo – Giuseppe Spagnulo – Nanni Valentini” la Galleria Consadori presenta da giovedì 27 ottobre a sabato 26 novembre 2016 le opere di tre artisti che, arrivati a Milano alla fine degli anni ’50, hanno vissuto il clima innovativo della città, condividendo esperienze e amicizie che hanno segnato la vita e la carriera di ognuno di loro.

“E’ stato Valentini – ricorderà Spagnulo – a farmi capire che l’arte è un’avventura stupenda che va vissuta fino in fondo, a darmi il senso profondo dell’uso delle terre”.

Gli esordi nel mondo della ceramica avvicinano in giovane età Valentini e Spagnulo che, sostenuti da Lucio Fontana ed entrati in contatto con Arnaldo e Giò Pomodoro, Piero Manzoni, si affermano come scultori, attenti, appassionati, innamorati della materia stessa, sia essa ceramica, terracotta, ferro, carta o cemento. Negli anni ’60 incontrano Paolo Schiavocampo, allievo di Giacomo Manzù. Con lui dividono uno studio a Milano, condividendo lo stesso amore per i materiali, per la plasticità delle forme, per il segno.

Nanni Valentini, Giuseppe Spagnulo, Paolo Schiavocampo: successivamente ognuno di loro ha preso la propria strada, sviluppando un personale linguaggio artistico, cercando o fuggendo la notorietà.

La Galleria Consadori presenta i tre artisti attraverso un corpo di opere che comprende sculture in grès, in ferro, terrecotte, opere su carta. Completa l’allestimento un’esposizione di gioielli disegnati e realizzati da Giorgio Facchini. La mostra è visitabile fino al 26 novembre, secondo gli orari di apertura della galleria.

 

Nanni Valentini (S.Angelo in Vado, Pesaro 1932 – Vimercate, Milano 1985) dopo gli studi di ceramica a Pesaro e a Faenza, frequenta l’Accademia di Bologna e nel 1954 inizia ad esporre in mostre di pittura e di ceramica. Trasferitosi a Milano nel 1957, entra in contatto con Lucio Fontana e i Fratelli Pomodoro. Nei decenni successivi hanno luogo le mostre più importanti (“Un ombelico per Empedocle” alla Galleria del Falconiere ad Ancona – 1978, e “Una materia per Pitagora” alla Galleria Uxa di Novara – 1979), ma sarà al PAC di Milano nel 1984 che avverrà la piena consacrazione dell’artista.

Giuseppe Spagnulo (Grottaglie, Taranto 1936 – Milano 2016) inizia il suo percorso artistico come ceramista, prima nella sua città natale, poi a Faenza. Nel 1959 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Brera e diventa assistente di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro e iniziano le sue prime mostre. Nel 1997 Palazzo Reale gli dedica una personale. Segue la vittoria del “Premio Faenza alla carriera” nel 2000 e del Premio al Concorso Internazionale d’arredo urbano di Milano per l’opera “Scogliere” collocata davanti al teatro degli Arcimboldi. Ha successivamente esposto alla Peggy Guggenheim Collection di di Venezia, alla XXIV Biennale di Gubbio e a Ca’ Pesaro di Venezia.

Paolo Schiavocampo (Palermo 1924) dal 1948 vive e lavora a Milano. Ai suoi studi di architettura segue la formazione presso le Accademie di Venezia e di Milano dove è allievo di Giacomo Manzù. New York lo accoglie nel 1964 e qui ha la possibilità di collaborare con Salvatore Scarpitta. Negli anni ’70 tiene conferenze presso la University of Massachussets a Boston e nel 1980 fonda una Scuola di Scultura in provincia di Siena. Le sue opere sono oggi esposte nei musei di Pavia, di Macerata, di Gibellina, di Bochum e della California State University.